Nato nel febbraio del 1917 a Losanna da famiglia di origine greca, si è trasferito giovanissimo a Trieste, dove tuttora vive.
Laureato in scienze politiche, autore di 40 pubblicazioni sull’alpinismo e traduttore di numerose opere dall’italiano al tedesco, Dalla Porta Xydias è attualmente socio onorario del Cai (Club alpino italiano), presidente del GISM – Gruppo Italiano Scrittori di Montagna e Membro Emerito del Soccorso Alpino.
Alpinista, scrittore, giornalista e regista teatrale, è uno dei più noti e prolifici scrittori di montagna italiani.
Ha vinto numerosi premi ed è spesso invitato come relatore ai numerosi convegni che si tengono in tutta Italia sull’alpinismo e sulla montagna, anche se la sua vera vocazione è la scrittura, che occupa ormai gran parte del suo tempo.
Il suo approccio alla montagna è puro, estetico, e, ancor più, etico; e Dalla Porta Xydias non perde occasione per difendere l’alpinismo da quella fretta di record e tecnicismo che ne inquina in profondità le motivazioni fondamentali.
“La sua figura è stata punto di riferimento e richiamo perentorio ai valori della tradizione alpinistica più pura, sempre catarticamente ispirata e sostenuta da una prorompente “metafisica della vetta“”, dice di lui il Presidente Generale del CAI Annibale Salsa, nella prefazione del libro di Bianchi. “Il suo alpinismo è una forma d’arte, sia in senso plastico che sul piano della elaborazione concettuale.“